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Una guida semplice e veloce realizzata da Armando Costantino per Nomadi Digitali. Ci sono molte applicazioni che ti possono aiutare a realizzare un video professionale con lo smarthphone.

Qui troverai quali applicazioni utilizzare per:
  1. Registrare
  2. Correggere Immagini
  3. Montaggio
  4. Realizzare Video Time Lapse
  5. Caricare Online
Non solo, Armando ti spiega anche come poter mettere in vendida questi video e trarne profitto.

Leggi Come Realizzare Un Video Professionale Con lo Smartphone

Come Realizzare Un Video Professionale Con lo Smartphone

Una guida semplice e veloce realizzata da Armando Costantino per Nomadi Digitali . Ci sono  molte applicazioni che ti possono aiutare a...
martedì 30 settembre 2014

Sul campo di battaglia tra vecchio e nuovo, tra carta e digitale (per riassumere la questione vista dall’angolo dell’informazione), nella babele di morti, feriti e nuove creature che si avanzano con passo incerto tra le nebbie della crisi, c’è chi ha trovato la sua formula: i vecchi buoni scarponi del giornalismo indipendente sull’impalpabile leggerezza dell’elettronica virtuale. Il risultato si chiama "Mediapartun quotidiano online, senza pubblicità, senza padroni se non i lettori che pagano per leggere, che al settimo anno di vita ha un risultato economico sempre più positivo: più di un milione di utili.  
Leggi la storia completa di Mediapart nell'articolo di Cesare Martinetti su La Stampa

Mediapart e la Rivincita del Giornalismo

Sul campo di battaglia tra vecchio e nuovo, tra carta e digitale (per riassumere la questione vista dall’angolo dell’informazione), nel...
lunedì 29 settembre 2014

Uno dei CMS, content management system, più utilizzati è senza dubbio Wordpress. Con Wordpress è possibile aprire un blog in pochi passi e anche creare e gestire siti piu' complessi

Come giornalista potresti trovarti a dover aggiornare il sito/blog direttamente dal cellulare oppure dal tablet perché non hai altra scelta e non hai tempo di tornare in redazione per scrivere.

Bene, scaricando la app mobile (gratuita) di Wordpress per iOS e Android avrai accesso al tuo sito/blog sempre e potrai aggiornarlo velocemente.

Ecco il sito di Wordpress dove scaricare l'app

WordPress App: Aggiorna il Tuo Sito/Blog da Smartphone e Tablet

Uno dei CMS, content management system, più utilizzati è senza dubbio Wordpress . Con Wordpress è possibile aprire un blog in pochi pass...
venerdì 26 settembre 2014


Pirate Fishing, un sistema interattivo in cui l'utente interpreta il ruolo di un giornalista che deve indagare il giro d'affari multi-milionario della pesca illegale in Sierra Leone.

Sviluppato dall'azienda italiana Altera Studio, il progetto mira a far luce sui crimini ambientali e la pratica del giornalismo investigativo, così come ad attrarre un pubblico più giovane.

Spiega la giornalista di Al Jazeera Juliana Ruhfus:
Guardando le statistiche e i rapporti sullo stato dei media, soprattutto nelle generazioni più giovani, c'è un enorme interesse nell'essere parte attiva dei media e non solo un lettore passivo.
Il gioco è basato su un documentario originale in due parti, Pirate Fishing, che Ruhfus ha realizzato nel 2012 per il programma settimanale di attualità e di inchiesta di Al Jazeera, People & Power.
I giocatori raccolgono informazioni e prove guardando i video clip dal documentario, alcuni sono obbligatori al fine di proseguire con la narrazione, mentre altri sono facoltativi.
L'obiettivo è mantenere il controllo sulla narrazione, ma allo stesso tempo lasciare alle persone la libertà di scegliere nella speranza che questo elemento partecipativo mantenga gli utenti impegnati. Quello che abbiamo anche voluto fare è mostrare quante cose un giornalista investigativo deve fare che a volte non portano a nulla.
Aggiunge Ruhfus 
Oltre ai video clip, l'utente può sperimentare ambienti virtuali di luoghi specifici, come ad esempio il Centro di Sorveglianza Marittima in Sierra Leone, dove è possibile parlare con persone diverse circa le misure adottate per monitorare la pesca illegale.
Una delle cose più difficili - continua Ruhfus - e la ragione principale per cui il progetto ha preso così tanto tempo per sviluppare (due anni, ndr) è stato lo sviluppo del progetto in modo da trovare un equilibrio tra il controllo narrativo e la scelta dell'utente.
Pirate Fishing porta alla ribalta ancora una volta il ruolo che nel giornalismo multimediale può avere la Gamification, ovvero l'utilizzo di dinamiche proprie dei videogiochi in contesti non ludici.
La vedo come una tendenza interessante - conclude Ruhfus - ma credo che i giornalisti dovranno riflettere molto attentamente su dove investire e su quali progetti coinvolgere.
Che aspetti allora? Buon divertimento!

Se vuoi leggere la presentazione originale del progetto (in inglese) apparsa su Journalism.co.uk puoi trovarla QUI.

Al Jazeera Lancia "Pirate Fishing" un Newsgame Made in Italy


Ha aperto i battenti oggi a Todi AppyDays il primo evento in Italia dedicato al mondo delle AppIl programma è piuttosto ampio e vario e si parlerà anche di Citizen Journalism con l'incontro dal titolo Siamo Tutti Reporter?

Ecco la presentazione dell'evento:
Atterrano gli alieni. Voi siete lì, unici testimoni oculari di una scena che potrebbe cambiare la storia del mondo. Come vi comportate?Se siete tra i 25 milioni di italiani che possiedono uno smartphone, in tasca avete un potente strumento per raccontare in anteprima e in tempo reale la prima invasione aliena. Sempre che voi sappiate come farlo.E se non lo sapete ve lo spieghiamo noi. Il workshop “Siamo tutti reporter?” aiuta a capire come trattare un evento a cui si assiste per caso (o quasi) per farlo entrare nel circuito delle notizie.Spiegheremo passo dopo passo con che strumenti riprendere e documentare l’avvenimento, quali applicazioni utilizzare per elaborare il materiale, che social network scegliere per diffondere la notizia.Un workshop aperto a tutti, utile a chi desidera dare un senso alle enormi potenzialità dei device che tiene in tasca, ma anche ai professionisti dell’informazione che vogliono aggiornare le proprie competenze nell’epoca del mobile.
All'incontro parteciperanno Michela Gentili e Alessio Jacona.

Puoi trovare anche una diretta streaming del Todi AppyDays QUI.

A Todi il Primo Festival delle App


Giornalisti in fieri e “già fatti”, giovani e attempati, digitali e non (ma in realtà tutti sono digitali, anche se non lo sanno…) farebbero bene a dedicare un po’ di tempo a cliccare i finalisti scelti dalla giuria per gli Online Journalism Awards, i premi annuali per il top del giornalismo digitale al livello internazionale, cui da tre anni partecipano anche siti in lingua non inglese
Nell'articolo di Mario Tedeschini Lalli l'elenco completo dei finalisti con i vincitori che saranno annunciati questo sabato.

Guarda l'elenco completo: http://mariotedeschini.blog.kataweb.it/giornalismodaltri/2011/09/07/i-finalisti-degli-online-journalism-awards-invito-a-navigarli/

Nella foto il New York Times vincitore dello scorso anno nella categoria General Excellence in Online Journalism - Large

I Finalisti degli Online Journalism Awards


With more than 50 fresh examples of infographic design, this round up is filled with inspiring works from some of the top newsrooms in the world. Without a particular dominant topic, this is also quite a diversified one, covering subjects related to economy, politics, environment, space exploration and sports.
Qualche giorno fa ti ho spiegato come si può utilizzare una infografica e come si può farlo in maniera facile e veloce con Easel.ly

In questo articolo di Visual Loop ci sono raccolte 50 bellissime infografiche utilizzate in ambito giornalistico. Un ottimo spunto per avere le idee chiare su quali possano essere i temi in cui impiegare una infografica e su quale tipo usare.

Guarda la galleria completa qui: http://visualoop.com/23508/this-is-visual-journalism-79

50 Infografiche Praticamente Perfette


Il manuale, di 45 slide, è stato realizzato dal Digital Commonwealth Project nato alla University of The West of Scottland con l'intenzione accrescere le capacità e competenze individuali e di gruppo sullo storytelling digitale.

La guida (in inglese) esplora un tema (in questo caso il Commonwealth) e poi fornisce le idee per l'utilizzo di blogging, audio, social media e video per la narrazione digitale.
Ogni sezione contiene:
  • Una panoramica degli obiettivi e dell'apprendimento per ogni competenza 
  • Una introduzione alla competenza
  • Suggerimenti per come usare questa competenza per la narrazione digitale 
  • Esempi di questa competenza acquisita in azione (da progetti digitali del Commonwealth)
Leggi la presentazione del manuale sul sito ufficiale di Digital Commonwealth
Scarica il manuale sullo Storytelling Digitale.

Potrebbe interessarti anche questo articolo che contiene una bellissima infografica: How Storytelling Has Changed in Just 10 Years

Storytelling Digitale: il Manuale del Digital Commonwealth

Il manuale, di 45 slide, è stato realizzato dal Digital Commonwealth Project nato alla University of The West of Scottland con l'int...
giovedì 25 settembre 2014

Realizzare un tutorial per spiegare un prodotto, un tool o un video che hai realizzato ai tuoi lettori. Come fare? Esiste Easy2rec un tool gratuito che ti permette di fare tutto grazie ad una interfaccia intuitiva e senza bisogno di avere conoscenze enormi in campo di editing video.

Come detto si tratta di uno strumento free ma ha anche dei piani a pagamento annuali che oggettivamente non sono inaccessibili.

La versione gratis ti consente di realizzare video in qualità standard fino ad un massimo di 3 minuti. Il piano da 39€ all'anno ti consente di realizzare video fino a 15 minuti in HD e in formati diversi mentre con quello da 49€ l'anno non hai limiti.

Dai un'occhiata al video di presentazione di Easy2rec


EASY2REC for Everyone from EASY2REC on Vimeo.

Easy2rec: Come Realizzare Video Tutorial Gratis

Realizzare un tutorial per spiegare un prodotto, un tool o un video che hai realizzato ai tuoi lettori . Come fare? Esiste Easy2rec un t...
mercoledì 24 settembre 2014

Può esserci un futuro per il giornalismo a fumetti? Guardando la storia di Illustrated Press sembra proprio di sì, soprattutto se si guarda alle nuove tecnologie.

Illustrated Press è il sito di tre ragazzi Darryl Holliday, E. N. Rodriguez e Jamie Hibdon che realizzano reportage e inchieste a fumetti. Uno dei loro lavori piu' noti è "How to Survive a Shooting" la storia di Nortasha Stingley, la cui figlia, Marissa, è stato uccisa nel giugno 2013 a Chicago.

Holliday scrisse un articolo sulla ricerca di indizi sull'uccisione di Marissa da parte della famiglia, ma non fece cadere la storia lì.

Nel corso dei successivi cinque mesi, Holliday e il suo collaboratore, E. N. Rodriguez, si tenevano in contatto con Stingley, e alla fine hanno prodotto un seguito, questa volta come storia di copertina per il Chicago Reader.

"How to Survive a Shooting" è la cronaca della storia di Stingley: di come ha affrontato la perdita della figlia, di come è sempre stata una madre amorevole per i suoi due figli, e di come sia diventata un'attivista anti-violenza.

Holliday e Rodriguez hanno cercato di portare alla luce la storia attraverso la scelta del "comics journalism" come formato.

Spiega Holliday:
Ho scritto un sacco di articoli sulla criminalità. La gente di solito gli concede 20 secondi per capire se interessa oppure no. Ma confezionare la storia a fumetti è un modo diverso di farlo. Le stesse persone leggeranno la storia fino alla fine.
Il concetto di applicare il formato graphic novel al giornalismo non è nuovo, ovviamente. Ma la Illustrated Press ha accresciuto la sua popolarità e la produzione negli ultimi anni, spinta anche dalla facilità di pubblicare on-line e dal successo dei contenuti visivi sui social media.

Il trend sembra essere in crescita. Nel 2011, The Cartoon Picayune ha debuttato come una "antologia del giornalismo a fumetti" semestrale. Symbolia, la prima magazine-tablet nel suo genere dedicata al comics journalism è stata lanciata l'anno successivo.

La storia di Illustrated Press è apparsa sul Columbia Journalism Review in un articolo di Rui Kaneya che puoi trovare qui in inglese: http://www.cjr.org/united_states_project/illustrated_press_chicago_comics_journalism.php

Illustrated Press: Storia del Successo del Giornalismo a Fumetti


Continua la migrazione delle testate giornalistiche verso le app per chat. Proprio qui su Notizie Multitasking ti avevo raccontato e spiegato come la BBC India e l'Oxford Mail avessero iniziato la sperimentazione dell'invio di notizie tramite Whatsapp e come farlo anche sul tuo sito

Bene, Affaritaliani (uno dei principali quotidiani online italiani) ha annunciato la nascita dell'account ufficiale su WeChat, altra applicazione per chat. 

Su legge sul quotidiano online:
Il nuovo canale di comunicazione permetterà a tutti i fan di WeChat di ricevere in tempo reale le migliori news della giornata dall’Italia e dal mondo, direttamente sul proprio smartphone.L’account di Affaritaliani.it su WeChat fornisce agli utenti, in un punto unico di accesso sottolinea il carattere innovativo e l’efficienza di WeChat come piattaforma di social communication.“Il sodalizio con una realtà mondiale come WeChat – afferma Angelo Maria Perrino, direttore di Affaritaliani.it - si inscrive perfettamente nella nostra volontà di affermarci sempre di più come il Giornale della Rete, con particolare attenzione ai Mobile e ai Social, veri driver del futuro”.
Non solo, la BBC (che a questo punto guida saldamente la classifica di testata più attiva nelle applicazioni chat), dopo aver sperimentato Whatsapp e WeChat ha annunciatodi aver creato l'account anche su Line.

Trushar Barot, apps editor, BBC World Service and Global News, ha spiegato la scelta è dovuta "alla possibilità di poter inviare più contenuti video".

Affaritaliani.it Approda su WeChat e la BBC su Line

Continua la migrazione delle testate giornalistiche verso le app per chat . Proprio qui su Notizie Multitasking ti avevo raccontato e spi...
martedì 23 settembre 2014

Come già accennato qualche giorno fa si è tenuto a Prato il Dig.It l'unico festival italiano sul giornalismo digitale.

Alessandro Pattume ha realizzato per Pratosfera due utilissimi Storify sulle due giornate del festival con foto, materiali e risorse utili, protagonisti e commenti.

Una sintesi che vale la pena di leggere.

Prima giornata: http://www.pratosfera.com/2014/09/19/digit-2014-documenti-tools-prima-giornata/

Seconda Giornata: http://www.pratosfera.com/2014/09/21/digit-2014-strumenti-utili-2-protagonisti-commenti-finali/

Dig.It 2014: Sintesi, Materiali Utili, Protagonisti e Commen


Quante volte hai dovuto cercare di riassumere e spiegare in un articolo dati, numeri, percentuali? E quante volte hai avuto l'impressione di star producendo un "mattone di numeri" difficile da digerire?

Si tratta di una situazione comune a molti: da chi sta scrivendo un reportage sull'immigrazione degli italiani all'estero fino a chi deve fare un pezzo sul bilancio del comune.

Come rendere tutto più accessibile, comprensibile e visivamente attraente?
La risposta è: infografica. L'infografica è un modo visuale di fare informazione.

Si tratta di una forma di fare informazione che per il giornalismo digitale è senza dubbio un'arma in più visto che i contenuti visivi ottengono il 94% in più di clic dei contenuti testuali.
Come sempre, ovvio che avere un grafico in redazione e poter contare su una professionalità e su mezzi specializzati aiuta ad ottenere risultati migliori.

Ma se sei un freelance oppure la tua testata ha mezzi limitati non temere. C'è comunque la possibilità di creare una infografica in modo semplice e in pochi passi.

La rete è piena si strumenti e te ne presento uno: Easel.ly

Easel.ly ti permette di creare una inforgrafica in pochi passi utilizzando, se vuoi, anche dei template già esistenti. Una volta creata la puoi scaricare, inviare, condividere sui social o anche incorporare in un articolo (vedi la infografica in alto).

Qui in basso c'è un tutorial che ti spiega passo passo come realizzare una infografica con Easel.ly.

Ed è tutto gratuito.

Per concludere, ecco una carrellata delle migliori infografiche del 2014 fino ad ora

Come Creare una Infografica con Easel.ly

Quante volte hai dovuto cercare di riassumere e spiegare in un articolo dati, numeri, percentuali? E quante volte hai avuto l'impress...
giovedì 18 settembre 2014

Vado subito al sodo, la situazione economica per i giornalisti in Italia è molto difficile. Non ci sono contratti adeguati, molti sono pagati a pezzo per cifre ridicole, lo struttamento è all'ordine del giorno e di soldi quindi ce ne sono pochi.

Io ho lavorato come giornalista in Italia per quasi 10 anni e posso garantirtelo perché l'ho vissuto sulle mie spalle. 

Come può fare, dunque, un freelance per esempio che vuole raccontare una storia in un posto nel mondo ma non ha soldi per farlo, ad andare lì abbattendo i costi?

Semplice, c'è Hostwriter. Hostwriter è un network internazionale no profit di giornalisti che mettono a disposizione la propria casa per ospitare colleghi che arrivano nel loro paese per seguire una storia.

Ci si iscrive in modo molto rapido e si può tranquillamente progettare il proprio viaggio.

Che aspetti? C'è un divano e una storia da raccontare che attendono solo te!

Ecco il sito: http://www.hostwriter.org/

Hostwriter: il Coachsurfing per Giornalisti

Vado subito al sodo, l a situazione economica per i giornalisti in Italia è molto difficile . Non ci sono contratti adeguati, molti sono ...
martedì 16 settembre 2014

Hai realizzato un'intervista o registrato uno stralcio di un intervento importante ma non hai immagini video da aggiungere e hai paura che pubblicare solo l'audio sul tuo sito possa essere noioso.

Che fare?

Puoi usare AudioBoo. AudioBoo è uno strumento online e anche una app che ti consente di registrare o caricare un file audio ed aggiungerci una foto, del testo e poi condividerlo sui social network e incorporare il contenuto sul tuo sito.
Ecco l'effetto che ne esce fuori.

Uno strumento che può essere molto utile anche per chi lavora in radio e vuole pubblicare sul sito una notizia o una intervista in un formato che possa attirare l'attenzione degli utenti.
AudioBoo è gratis.

Visita il sito di AudioBoo: https://audioboo.fm/

Scarica l'app: https://audioboo.fm/about/apps

AudioBoo: Unire Audio, Foto, Testo in un Solo File


Bell'articolo di Wired Italia sulla situazione del giornalismo italiano. anche per quanto riguarda l'uso del web.
La presenza del web sembra aver cambiato le abitudini di chi scrive. Il 40% degli intervistati afferma di impiegare meno tempo a scrivere un pezzo per il web rispetto a quello necessario per un articolo destinato alla carta stampata. Per il 39% delle persone i tempi rimangono invariati. Il 38 % dei rispondenti dice di creare due differenti versioni per il web e per piattaforme tradizionali.
Articolo completo qui: http://www.wired.it/economia/lavoro/2014/09/15/giornalismo-in-italia-professione-dal-futuro-incerto/

Giornalismo, Una Professione Senza Futuro?

La ricerca “Giornalisti che cambiano” mostra un settore in crisi di qualità e contenuti, e oggi sono in pochi a vivere del solo mestier...
domenica 14 settembre 2014

Ci sono storie che non possono essere raccontate in modo statico, freddo. A volte c'è bisogno di coinvolgere il lettore in una esperienza multimediale. Per fare questo c'è Storyform.

Cos'è?
Integra Storyform con il tuo sito e trasforma i post del blog e le foto da statici in narrazioni coinvolgenti - tutto in un clic. Scegli tra una serie di modelli con video a schermo intero e le immagini e lascia Storyform fare il resto.
L'effetto che si ottiene con questo plug-in è di sicuro effetto. Guarda un esempio qui: http://storyform.co/demo/rainier

Storyform: Trasforma i Post da Statici a Esperienze Multimediali

Ci sono storie che non possono essere raccontate in modo statico, freddo. A volte c'è bisogno di coinvolgere il lettore in una esperi...
mercoledì 10 settembre 2014


Questa mini-guida è apparsa su Poynter ed è stata scritta da Simon Perez, Assistant Professor di Broadcast e Digital Journalism alla Syracuse University’s S.I. Newhouse School Of Public Communications. L'ho tradotta e credo  fornisca dei consigli base ma molto utili sui passi da compiere quando ti trovi a seguire una breaking news e non sai bene cosa fare: prima i social network? Prima le immagini per il tg? Come fare tutto in poco tempo e in maniera professionale?
Ecco, Simon Perez fornisce delle risposte concrete e a questi dubbi ed elenca anche passo dopo passo quale sia la metodologia di lavoro migliore in questi casi.

di Simon Perez
I giornalisti multimediali di oggi devono fare tutto da soli - raccontare, scrivere, fare l'editing, realizzare video e foto e postare sui social network e sul web. Di solito, questa è considerata solo una lunga lista di cose da fare entro una data scadenza. Ma nella copertura di breaking news, il giornalista ha alcune scelte difficili da fare.

La sfida più grande è realizzare il video migliore per il servizio che andrà in onda in TV ed essere il primo ad informare gli utenti sui social media.

Ecco alcuni consigli per realizzare entrambe le cose.

Dividiamo questi suggerimenti in tre categorie:

1) Cosa Riprendere

2) Metodologia di Lavoro

3) Come Condividere Breaking News sui Social Network

Cosa Riprendere

Filma la cosa più ovvia che gli utenti riconosceranno immeditamente. Dopo tutto, stiamo parlando di breaking news e la situazione potrebbe cambiare per quando il servizio andrà in onda nel telegiornale. Non si tratta di bellezza, si tratta di velocità dei social media - batti la concorrenza e torna ad usare la telecamera per il telegiornale.
Poiché stiamo parlando di Tv, il video è un must. Vogliamo dare ai nostri follower un assaggio delle grandi immagini che vedranno solo più tardi in tv. Ciò nonostante, le foto sono ovviamente un altro modo per coinvolgere i tuoi follower. Realizza entrambe.
Questo video e questa foto sono di una breaking news relativa a un incendio nella San Francisco Bay Area nel mese di giugno. Il video dà ai follower un'idea di ciò che sta accadendo e conferma che il reporter è sul posto raccogliendo informazioni. La foto è complementare.

Video dell'incendio:


Foto dell'elicottero
image

Metodologia di Lavoro
Questo è il momento in cui i giornalisti multimediali hanno una decisione difficile da prendere. Qual è la priorità: social media o il telegiornale? Io consiglierei di realizzare prima i contenuti per i social media. Dedicagli qualche minuto - cinque minuti max - e poi torna alla telecamera.

Non biasimarti su ciò che non sei riuscito a condividere sui social media. Ricorda, è più una questione di informare i follower immediatamente e battere la concorrenza, non di avere gli scatti o il video più belli. Vuoi che i tuoi follower sappiano che ci sei. Se sei il primo, loro si terranno aggiornati di nuovo con te sul telegiornale o sul web quando avrai confezionato il tuo servizio.

Alla fine si tratta di fare delle scelte. Non si può essere in due posti contemporaneamente usando due telecamere contemporaneamente e facendo due lavori contemporaneamente. Tienilo a mente: le migliori immagini sono per il servizio del telegiornale, le prime sono per i social network.

Se c'è uno fatto che stai aspettando e che non vuoi perdere - diciamo il crollo di un edificio - accendi e prepara la telecamera, bloccala sul treppiedi, e poi inizia a girare. Mentre la telecamera riprende, tira fuori il telefono per girare il video e scattare le foto per i social media. Poi torna alla telecamera.

Come Condividere Breaking News sui Social Network

- Utilizza il telefono per realizzare il tuo video per i social media. Lascia stare i tablet; anche un iPad mini è troppo grande per stare in tasca. Vuoi essere il più libero possibile di muoverti, ed essere in grado di realizzare la copertura di una notizia e distribuire i contenuti sui social network con uno strumento che puoi tenere in tasca è il simbolo perfetto della mobilità.
- Carica i tuoi video su YouTube. I cellulari hanno semplici passi, già pre-impostati che rendono il processo più veloce.

- Ecco 10 passi per raccontare breaking news sui social media (Tutti questi passaggi sono anche corredati da immagini nell'articolo originale in inglese. Trovi il ink alla fine del post):

1. Realizza il video.
2. Scegli "Invia".
3. Scegli l'opzione "YouTube".
4. Scrivi una semplice descrizione del video che è possibile copiare e incollare in un post sui social media più tardi, quando il video sarà pubblicato.
5. Scegliere SD. È più veloce, che è quello che interessa maggiormente in questo caso.
6. Selezionare "Pubblico" e quindi Pubblica (in alto a destra)
7. Attendere alcuni secondi e scegliere "Visualizza su YouTube."
8. Una volta su YouTube, scegli "Condividi".
9. Scegli Twitter o Facebook, o e-mail per inviare il link alla redazione web del tuo giornale.

Se vuoi leggere l'articolo in inglese lo puoi trovare qui: http://www.poynter.org/how-tos/digital-strategies/266699/tips-for-broadcast-journalists-when-sharing-breaking-news-on-social-speed-trumps-beauty/

(Foto di apertura del post di Chuck Olsen su Flickr)

Video. Come Comportarsi in Caso di Breaking News con i Social Network

Questa mini-guida è apparsa su Poynter ed è stata scritta da Simon Perez, Assistant Professor di Broadcast e Digital Journalism alla Syr...
martedì 9 settembre 2014

Bella riflessione sul giornalismo multimediale con esempi concreti. Nell'articolo si parla nello specifico del progetto "Snow Fall".
Un progetto di alto profilo che ha stimolato la discussione circa le possibilità del multimedia è un racconto digitale del New York Times, risalente al 2012, “Snow Fall” . E’ un ambizioso e molto lodato progetto che combinava video, grafica animata, mappe, audio e sequenze fotografiche…un servizio lungo 17.000 parole, che si dipanava in sei parti.Nella sua realizzazione vediamo impiegate tecniche cinetiche di codifica web, spesso unificate tutte insieme sotto la definizione di “Parallax scrolling”, emerse nel 2012: sebbene non fosse stato il primo prodotto giornalistico ad impiegare queste tecniche, “Snow Fall” venne visto dai più come uno spartiacque nella narrazione online e multimedia, ed il fatto che esso abbia attratto quasi 3 milioni di visite nei primi dieci giorni di vita ne fa un importante punto di riferimento.
Leggi l'articolo originale (in inglese) di Mindy McAdams su Mediumhttps://medium.com/@macloo/re-defining-multimedia-journalism-1f4966df37bc

Leggi la traduzione realizzata da Maria Daniela Barbieri per Lsdi.ithttp://www.lsdi.it/2014/ridefinire-il-giornalismo-multimediale/

Come Cambia il Giornalismo Multimediale. Il Caso "Snow Fall"

Bella riflessione sul giornalismo multimediale con esempi concreti. Nell'articolo si parla nello specifico del progetto " Snow...
lunedì 8 settembre 2014

Whatsapp è l'app di messaggistica più utilizzata al mondo. Sicuramente mentre leggi questo articolo sul tuo smartphone stai ricevendo anche messaggi dai tuoi amici. Parliamo di oltre 500 milioni di utenti nel mondo

Un mezzo potentissimo per la comunicazione istantanea e per lo scambio di video e foto ecc... che generalmente riguarda un ambito prevalentemente privato.

E se invece le news cominciassero ad arrivare direttamente sul tuo cellulare tramite Whatsapp?

E se invece TU iniziassi a coinvolgere i tuoi lettori anche tramite Whatsapp?

Questo è un esperimento che la BBC India ha portato avanti in India durante le elezioni e che l'Oxford Mail ha deciso di avviare ultimamente.

Ma come funziona? Dove i sono i limiti tra privacy e accesso alle notizie? Lo spiega Jason Collie, Assistant Editor all'Oxford Mail.
Le persone passano sempre più tempo leggendo le notizie in viaggio sui loro telefoni e il nostro esperimento è solo una evoluzione naturale di questa tendenza. Non è progettato per sostituire Twitter o Facebook, ma li completerà per le persone che vogliono conoscere le principali notizie del giorno, immediatamente. Tuttavia, i lettori non devono preoccuparsi di essere bombardati da messaggi continui. Ci saranno solo due bollettini al giorno, più solo le breaking news.  Una delle cose che abbiamo scoperto durante l'esperimento era che gli avvisi di gravi problemi di traffico sono stati utili per i lettori per evitare imbottigliamenti
In un'intervista a Journalism.co.uk sempre Collie descrive quale sia l'idea di fondo utilizzata.
È tutta una questione di soddisfare diverse esigenze. Non c'è solo un tipo di lettore dell'Oxford Mail che potrebbe comprare il giornale o potrebbe leggere il sito o potrebbe vedere le news su Twitter. Ci sono diverse persone che ricevono le informazioni in un modo diverso e abbiamo soltato trovato modi diversi di fornirgliele.
Ma come funziona questo esperimento dell'Oxford Mail?

Si articola in pochi, semplici, passaggi:
1) Si deve salvare il numero di telefono che si trova sul giornale e che riguarda il servizio Whatsapp

2) Invii il tuo nome e una delle categorie (NEWS, SPORT, NEWS&SPORT) di notizie delle quali vuoi ricevere gli aggiornamenti

Da quel momento inizierai a ricevere notizie.

In questo video il giornalista indiano della NDTV, Sudhiranjan Sen, racconta proprio come in India Whatsapp stia diventando un strumento sempre più popolare tra gli organi d'informazione e tra gli utenti per l'invio/ricezione di notizie.



Tutto abbastanza facile, anche se restano sicuramente dei dubbi e dei timori dell'utente su possibili bombardamenti e sulle impostazioni.

Dubbi che secondo me si possono sedare senza troppi intoppi.

Ecco perché:

1) L'utente sceglie volontariamente di ricevere gli aggiornamenti memorizzando il numero del tuo giornale/blog/sito e registrandosi, se presenti, a liste specifiche di news come Cronaca, Sport, Meteo ecc...

2) Dal canto suo, il giornale/blog/sito deve mantenere la parola data all'inizio ed esplicitare nel dettaglio quanti aggiornamenti giornalieri manderà

3) C'è sempre la possibilità di cancellare l'iscrizione o, addirittura, di bloccare l'arrivo di messaggi di un utente su Whatsapp

4) Il numero massimo di utenti che si possono aggiungere in gruppo è 50 e il numero massimo di gruppi che si può creare è 50. Un totale dunque di 250 persone raggiungibili. Il che, per una realtà editoriale medio piccola, può già rappresentare un numero notevole di utenti. La BBC in India ha aggirato il problema parlando direttamente con Whatsapp.

Sembra un esperimento che potrebbe approdare anche su altre testate ammesso che si rispettino le regole di trasparenza di cui ho parlato poco fa. Non c'è nulla di peggio che essere bloccato come utente da un tuo lettore...

Vale la pena rischiare?

(Foto "Whatsapp" da Flick di Abul Hussain)

Inviare Notizie ai Lettori Tramite Whatsapp

Whatsapp è l'app di messaggistica più utilizzata al mondo. Sicuramente mentre leggi questo articolo sul tuo smartphone stai ricevend...
domenica 7 settembre 2014

A 4 mesi di distanza dal lan­cio Ale­xan­der Klöp­ping, co-fondatore di Blendle, fa il punto sullo stato di avan­za­mento del pro­getto, rac­con­tando che in un Paese, l’Olanda, con 16 milioni di abi­tanti, sono già 100mila gli utenti regi­strati e che, soprat­tutto, il tasso di con­ver­sione è del 20% con più della metà degli utenti è sotto i 40 anni, un gruppo che tra­di­zio­nal­mente è, se pos­si­bile, ancora meno incline della media a pagare per gior­nali e riviste.
Immagina di poter comprare e leggere solo gli articoli che veramente ti interessano. Immagina di poter dar vita a contenuti a pagamento e di metterli in vendita su una piattaforma come iTunes. Una rivoluzione che Blendle sta portando avanti in Olanda ormai da 4 mesi. 

Leggi la bella analisi di Pier Luca Santoro qui: http://www.datamediahub.it/2014/09/09/itunes-giornalismo/

Blendle, l'iTunes Del Giornalismo

A 4 mesi di distanza dal lan­cio Ale­xan­der Klöp­ping, co-fondatore di  Blendle , fa il punto sullo stato di avan­za­mento del pro­get...
sabato 6 settembre 2014

Quante email ricevi ogni giorno da addetti stampa? In quante newsletter è finito il tuo indirizzo email? Hai perso il conto, vero?

Bene, per ovviare alla confusione quotidiana del districarsi tra comunicati stampa di ogni genere c'è iPress.

iPress è uno strumento utilissimo per giornalisti, blogger, PR e organizzatori di eventi.

Come funziona? Lo spiega direttamente iPress sul sito.
iPress è una piattaforma unica per gestire notizie e social network. Aumentare i propri follower, scoprire gli influencer, leggere e valorizzare notizie, articoli e libri sui temi d’interesse. Ad oggi sono mappati, tramite Linkedin, Twitter e Amazon, più di 20.000 giornalisti e blogger e tramite Linkedin, Twitter e Facebook circa 4.000 testate giornalistiche. Segui le notizie di tuo interesse tramite alert quotidiani che selezionano i temi rilevanti da comunicati stampa e social network. Sincronizzare e viralizzare le notizie non è mai stato così facile.
Quindi come giornalista o blogger (iscrizione gratuita per queste due categorie) puoi ricevere i comunicati stampa e le informazioni che veramente ti interessano direttamente da aziende e associazioni. Non solo, puoi unire i tuoi profili social e gestire tutto da lì in un unico flusso continuo.

Per PR, comunicatori e addetti stampa c'è invece la possibilità di condividere notizie utilizzando tutti i formati più interessanti (foto e video solo per citarne alcuni) e raggiungere direttamente giornalisti e blogger che hanno espressamente richiesto di ricevere questo tipo di informazioni.

Inoltre nel tuo profilo verrano automaticamente aggiunti i libri scritti da te, se sono su Amazon, e puoi aggiungere anche i tuoi libri preferiti.

Si tratta di un tool molto utile e il fatto che sia italiano, la creatrice è Marisandra Lizzi, lo rende ancor più degno di nota.

Questo è il sito ufficale di iPress: www.ipresslive.it

iPress: i Comunicati Stampa Che Vuoi Tu, Quando Vuoi Tu

Quante email ricevi ogni giorno da addetti stampa? In quante newsletter è finito il tuo indirizzo email? Hai perso il conto, vero? B...
venerdì 5 settembre 2014


(Foto: Michael Sohn / AP. St. Peter's Basilica at the Vatican, on March 13, 2013)

Una delle preoccupazioni principali quando si realizzano e condividono foto e video in rete è la razzia che può essere fatta di questi contentui da parte degli utenti che possono ri-pubblicare l'immagine senza citare la fonte originaria.

Questo è senza dubbio un problema legato a tutto quello che viene prodotto e diffuso in rete e concerne anche la correttezza di chi utilizza i contenuti per condividerli online. La fonte andrebbe sempre citata, soprattutto da parte dei giornalisti che questo dovrebbero saperlo bene. Purtroppo, però, non è sempre così.

In genere quando si tratta di foto o video le strade sono tre:

1) Si lascia tutto "nudo", senza niente. Una strada percorribile ma il rischio di "appropriazione indebita" delle immagini o semplicemente della condivisione di queste senza citare la fonte aumenta di parecchio.

2) Si aggiunge una scritta semitrasparente con il nome. Un esempio concreto lo puoi vedere qui in basso ma, lo dico senza mezzi termini, è semplicemente osceno e quanto di più lontano dal professionale possa esserci. Inoltre, uno si fa un mazzo tanto per scattare una foto bella e poi deve metterci questa schifezza sopra? Giammai.

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3) Si aggiunge la firma o un logo (come in tv per intenderci). Questo non impedirà totalmente lo "scippo" delle immagini (si può sempre tagliare la foto o il video ed omettere questi particolari) ma è sicuramente un lavoro in più che uno deve fare e può essere un deterrente.

Per fare questo, però, a volte c'è bisogno di tempo, di un programma di editing video o fotografico. Se sono, ad esempio, in mezzo ad una manifestazione e sto raccontando tutto con uno smartphone o un tablet: come faccio?

Per questo esiste Tagg.ly. Si tratta di un'app per Apple e Android che consente di realizzare video e foto (e anche di caricarli direttamente dal telefono) e di aggiungerci in automatico: firma, data, luogo e logo.

Non solo, è anche possibile condividere tutto sui social network.

Ho scaricato l'applicazione e ho fatto una prova come puoi vedere nella foto qui in basso.

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Questo invece è un esempio di una immagine con il logo.


L'app è stata realizzata da Tim Pool, il giornalista armato di drone e Google Glass di cui ho scritto qualche giorno fa proprio qui su Notizie Multitasking.

Se vuoi saperne di più su Tagg.ly e scaricarla puoi farlo direttamente dal sito ufficiale.

Aggiungere Firma e Logo a Foto e Video con Tagg.ly

( Foto:   Michael Sohn / AP. St. Peter's Basilica at the Vatican, on March 13, 2013 ) Una delle preoccupazioni principali quando s...
giovedì 4 settembre 2014


Come funziona?
La redazione, una squadra di giovani giornalisti, seleziona le notizie che contano da tutto il mondo e le presenta in modo semplice e veloce. Ogni mattina, in due minuti, migliaia di abbonati ricevono via email o tramite app Good Morning Italia, e possono avere uno sguardo ampio e internazionale sulle notizie per affrontare informati la giornata.
Articolo completo su La Stampa qui: http://www.lastampa.it/2014/09/01/tecnologia/good-morning-italia-le-news-arrivano-col-caff-5u6d0CpLx8NkVDKjLCE9IO/pagina.html

Il sito ufficiale di Good Morning Italia: http://www.goodmorningitalia.it/ 

La storia: http://www.goodmorningitalia.it/2014/09/01/e-iniziato-tutto-con-una-email-good-morning-italia-la-nostra-storia/#more-3568

Good Morning Italia: Una App di News Made in Italy


Il futuro di una testata locale passa anche per la ricerca e la sperimentazione costante di nuove vie di raccontare la quotidianità.

Giornali Locali Online e Google+: l'Esempio della Trinity Mirror


Ho parlato qualche giorno fa dell'uscita di Hyperlapse, la nuova app made in Instagram che consente di realizzare video in timelapse.
L'ho provata in un paio di circostanze per cercare di capire in quali situazioni questo effetto video (il timelapse si può realizzare anche con altre applicazioni) potesse tornare utile per un giornalista e ho cercato altri esempi in giro.

Video: Come e Quando Usare Hyperlapse e il Timelapse

Ho parlato qualche giorno fa dell'uscita di Hyperlapse , la nuova app made in Instagram che consente di realizzare video in timelapse...
mercoledì 3 settembre 2014