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Una word cloud (o nuvola di parole come si dice in italiano) non è altro che una rappresentazione grafica, visuale, delle parole contenute in un testo o in un sito.

Probabilmente avrai già visto questo giocattolo in molte occasioni. Non è sicuramente la soluzione più innovativa, visto che si usa già da tempo, ma non è mai troppo tardi per sperimentare qualcosa che non sai usare. 

Una word cloud può essere un molto utile per fornire una idea di un discorso oppure dei contenuti di un sito. Più grande è la parola, più volte è presente nel testo/sito. Quindi significa che chi lo ha scritto voleva puntare su determinate parole chiave per trasmettere un messaggio. 

Esistono svariati strumenti per creare una word cloud. Questa volta ti parlo di Tagul. Tagul è un tool che ti permette di creare gratuitamente la tua word cloud partendo da un testo o da un sito.

Una volta inserito il contenuto non dovrai far altro che cambiare la word cloud a tuo piacimento (forma, colori, font ecc...) decidendo anche quali parole utilizzare. 

Probablmente le parole più in evidenza saranno articoli, preposizioni ecc... in questo caso puoi eliminarle per dare spazio alle parole che rappresentano il contenuto nel modo migliore. 

Tagul è gratis e puoi scaricare la word cloud in diversi formati oppure condividerla direttamente sui social. 

Ecco la word cloud di Notizie Multitasking  


Creare una Word Cloud con Tagul

  Una word cloud (o nuvola di parole come si dice in italiano) non è altro che una rappresentazione grafica, visuale, delle parole conten...
venerdì 27 marzo 2015

Ci sono situazioni in cui non hai tempo di scattare una foto per immortalare quello che sta accadendo. O magari non hai con te una macchina fotografica. O, ancora, semplicemente non sai bene cosa sta succedendo e come potrebbe evolversi e quindi preferisci girare un video per evitare di "bucare" qualcosa.

Una volta girato il video potresti ovviamente dover estrarre una foto o più di una come corredo dell'articolo oppure da mandare in anteprima sui social.


Esistono diversi modi per effettuare questa operazione. Uno di questi è Vhoto. Vhoto è una app gratuita per iOS che ti consente di girare o importare un video e di estrarre le migliori immagini per utilizzarle singolarmente oppure per greare una GIF animata.

Il funzionamento è piuttosto semplice. Carichi il video, Vhoto sceglie per te le immagini migliori ed è fatta.

Guarda come funziona Vhoto in questo video di presentazione.



Come Estrarre Foto da Video con Vhoto

Ci sono situazioni in cui non hai tempo di scattare una foto per immortalare quello che sta accadendo. O magari non hai con te una macch...
venerdì 20 marzo 2015

Issuu è uno strumento online molto potente che ti permette di creare una rivista sfogliabile online (per pc, tablet e smartphone) partendo dai tuoi documenti word, pdf e chi più ne ha più ne metta. 

Issuu è una piattaforma gratuita ma ha anche due piani a pagamento con funzioni aggiuntive. Oltre al risultato grafico parecchio gradevole, Issuu permette anche di scaricare, inviare via email, condividere sui social network e anche incorporare la rivista sul tuo sito web.

Ovviamente hai anche a disposizione uno spazio tutto tuo di presentazione con tutti i numeri della rivista, link al tuo sito ecc... 

Un esempio di come la rivista possa essere incorporate nel sito è quello che trovi qui in basso. Questa è London in Stereo, una rivista gratuita digitale che si occupa dei concerti live dei vari gruppi che suonano a Londra.  

Qualche tempo fa ti ho parlato anche di MadMag che è un altro strumento semplice e utile per creare riviste online. 

Come Creare una Rivista Online con Issuu

Issuu è uno strumento online molto potente che ti permette di creare una rivista sfogliabile online (per pc, tablet e smartphone) partend...
venerdì 13 marzo 2015

Una delle esigenze di chi crea e cura contenuti online è anche quella di raccogliere le notizie che trova in rete in un unico posto. Non solo, vuole anche la possibilità di poter aggiungere qualcosa di suo e, perché no, permettere agli utenti di interagire. 

Impossibile avere tutto in un unico posto? Certo che no. 

Esistono svariati strumenti e app per realizzare tutto questo. Questa volta voglio parlati di Listly. Listly è uno strumento (gratis ma ha anche un programma a pagamento più avanzato per chi ha esigenze particolari) per creare delle liste. 

Con Listly puoi raccogliere in un solo posto tutti i contenuti che trovi in rete su un argomento specifico. Puoi anche aggiungere il tuo punto di vista e lo stesso possono fare i tuoi utenti. 

Listly fornisce ai tuoi lettori la possibilità di votare l'articolo della lista che piace di più o di meno, di commentare, di condividerlo sui social ecc... 

Non solo, puoi anche invitare i tuoi utenti a partecipare attivamente alla creazione della lista. Infine, puoi incorporare la lista nel tuo sito utilizzando la formula grafica che preferisci. 

Questo qui in basso è un esempio del formato più piccolo a disposizione ma puoi anche incorporare un'intera pagina. Inoltre con l'estensione di Listly per Google Chrome puoi anche aggiungere i contenuti che trovi in giro alla lista con un semplice clic. 
      


L'esempio qui sopra raccoglie i luoghi più belli da visitare in Irlanda. Se scrivi di viaggi questo è solo un esempio di come Listly può essere utilizzato nel giornalismo. 

Altri usi che mi vengono in mente sono:

- Moda
- Tecnologia
- Libri

Ma Listly può essere anche una risorsa gratuita per presentare in un modo grafico accattivante una collezione di articoli che hai scritto tu o il tuo giornale ha pubblicato riguardo un argomento specifico.    

Se pensi che questa possa essere una risorsa utile per te non ti resta che visitare il sito di Listly ed iniziare ad usarlo!

Listly: Crea Liste di Contenuti Interattive

Una delle esigenze di chi crea e cura contenuti online è anche quella di raccogliere le notizie che trova in rete in un unico posto . Non...
mercoledì 11 marzo 2015

Che la BBC sia tra le tv pubbliche quella più all'avanguardia per la sperimentazione di nuove tecnologie nel giornalismo è cosa risaputa. Nei giorni scorsi, però, la troupe di Click (il programma di tecnologia della BBC) è andato ben oltre. Ha girato una intera puntata utilizzando solo ed esclusivamente smartphone.

Galeotto fu il Mobile World Congress di Barcellona, uno degli eventi più importanti nel mondo della telefonia mobile. 

Spiega Spencer Kelly, presentatore di BBC Click:

"Penso che questa sia la prima volta che una televisione come la BBC realizzi qualcosa del genere, soprattutto perché abbiamo utilizzando una vasta gamma di dispositivi per non restare ancorati ad un solo tipo. Onestamente credo che meriteremmo una medaglia per l'ambizione. Riprese e montaggio di un programma in cinque giorni è cosa abbastanza difficile in ogni caso, ma farlo senza gli strumenti adeguati è un'idea da maniaci. Le riprese del programma sono andate molto meglio di quanto ci aspettassimo. Ci siamo armati di un milione di gigabyte di schede micro SD e caricatori di alimentazione sufficiente per illuminare la Spagna: i nostri telefoni hanno girato grandi video e la maggior parte del suono era utilizzabile".

La qualità della compressione dei video era un'altro problema. 

"Qui è dove applicazioni come Filmicpro su iPhone e Cinema-FV5 su Android entrano in gioco - continua Spencer Kelly -. Entrambe le applicazioni consentono di scavare in profondità nelle impostazioni e armeggiare con quasi tutto, compresa la compressione del video".

Altro problema: rischio immagini mosse.

"L'altro problema di filmare con il telefono cellulare è che tende ad essere un po' traballante, fondamentalmente perché i telefoni sono difficili da tenere con calma. Abbiamo usato il LanParte three-axis Gimbal, molto probabilmente la vera star delle riprese. Questa bellezza ha tenuto le riprese regolari e costanti". 

Una delle preoccupazioni più grandi era anche quella della qualità dell'audio. 

"I microfoni interni degli smartphone non andavano bene. E anche il leader di mercato Rode "la mosca", non ci ha dato grande qualità del suono. Così abbiamo optato per un cavo ProJive che ci permette di collegare i nostri radiomicrofoni professionali con i telefoni. Un solo telefono, l'iPhone, ci ha permesso di sentire realmente il suono come è stato in fase di registrazione".

Dopo tutta questa fatica, si poteva poi montare tutto su un classico pc o laptop? Certo che no...

"Abbiamo optato per i tablet. Pinnacle su iPad era abbastanza piacevole da usare, intuitivo e facile, fino a quando non abbiamo osato cercare di utilizzare qualsiasi filmato non girato su un iPhone o iPad. L'unico modo per modificare qualcosa di così complicato come un programma di 23 minuti con il video di nove o dieci diverse telecamere codificati con nove o dieci diversi codec, è stato quello di utilizzare Adobe Premiere Pro su una superficie Pro 3".

Un esperimento senza dubbio interessante e che dimostra come sia possibile creare contenuti di qualità utilizzando degli smartphone. 

Puoi trovare l'articolo originale in inglese e il video della realizzazione delle riprese qui: Technology TV programme Click made on mobiles

BBC Click: un Programma Girato con gli Smartphone

Che la BBC sia tra le tv pubbliche quella più all'avanguardia per la sperimentazione di nuove tecnologie nel giornalismo è cosa risap...
martedì 10 marzo 2015

Si intitola "Next Journalism" ed è un ebook gratuito scritto da Philip di Salvo e Valerio Bassan. Il libro raccoglie una serie di interviste a giornalisti, ricercatori, studiosi ecc... che si stanno distinguendo già da tempo per pensare e creare nuovi formati per l'informazione, adattandoli all'evoluzione continua delle tecnologie e di un pubblico che consuma l'informazione in un modo totalmente diverso rispetto al passato. 

L'ebook è stato realizzato da Wired in collaborazione con l'Osservatorio europeo di giornalismo e NewsLab, l’osservatorio dell’Università Cattolica, 

Nell'articolo di presentazione su Wired i due autori forniscono ulteriori informazioni sul libro: 

"Le forme del giornalismo, forse, non hanno più i confini chiarissimi di un tempo, ma di sicuro sono aumentate e si sono ibridate come mai in precedenza. Quello che davvero non funziona più sono i vecchi modelli di business, su cui si sono fondate le certezze che da un certo momento in avanti hanno smesso di essere tali e hanno al contrario iniziato addirittura a pesare come zavorre. Guardare indietro è impossibile, guardare al presente forse fa paura. Il futuro, però, è da inventare. All’interno di Next Journalism abbiamo cercato di guardare oltre questo passaggio, andando a parlare con persone che stanno già plasmando pezzi del futuro di questo settore: ricercatori, analisti, giornalisti spesso visionari ma che si stanno già muovendo come se i prossimi 5 anni fossero già trascorsi, cercando di non commettere gli errori del passato".

Se pensi che questo ebook possa interessarti scaricalo gratuitamente dal sito di Wired Italia

Next Journalism: un eBook Gratuito sul Futuro del Giornalismo

Si intitola "Next Journalism" ed è un ebook gratuito scritto da Philip di Salvo e Valerio Bassan . Il libro raccoglie una ser...
venerdì 6 marzo 2015


I social media come Twitter al giorno d'oggi rappresentano per i giornalisti uno strumento importante sotto vari punti di vista. Rappresentano infatti sia una fonte da cui attingere per approfondire argomenti o scandagliare la marea di informazioni distinguendo quelle attendibili dalle bufale (cosa che ahimé non sempre in molti fanno); sia un mezzo per la diffusione e condivisione stessa delle notizie. 

Come può, però, un giornalista districarsi tra i vari trend, topic, user ecc...? Esiste uno strumento molto utile che si chiama TrendsMap. 

TrendsMap ti consente di monitorare in tempo reale gli argomenti più caldi del momento in tutto il mondo. La versione gratuita è piuttosto base ma resta comunque molto utile. 

Con TrendsMap puoi:

1) Vedere quali sono i trend più caldi e gli hashtag più attivi della giornata in una determinata area geografica

2) Vedere chi sta parlando di quell'argomento in quella zona specifica

3) Trovare il giusto hashtag

A mio avviso TrendsMap è uno strumento che può rivelarsi davvero utile per un giornalista multimediale che lavora in ambito locale. Questo perché con TrendsMap puoi sempre monitorare di cosa si parla nella tua città o se la tua città (o argomenti ad essa correlati) è un trend in altre aree geografiche. 

Non solo, puoi anche vedere chi sta parlando di quegli argomenti e trovare nuove fonti da seguire in quel momento (magari si parla di un incidente e puoi trovare dei testimoni diretti da intervistare che stanno twittando foto, video e notizie a loro volta).

Per concludere, puoi trovare l'hashtag giusto per condividere la notizia. 

Come detto, la parte gratis è piuttosto limitata mentre i due piani a pagamento consentono con pochi dollari al mese o all'anno di poter accedere a tutte le funzioni e avere molte più informazioni dettagliate. Ecco quanto costa:





Onestamente pensando ad una redazione multimediale (soprattutto se a livello locale), investirei qualche dollaro per una prova di due /tre mesi per vedere se questo strumento può rivelarsi davvero un aiuto concreto. 

Qui in basso puoi trovare una breve presentazione di TrendsMap.
  
  

TrendsMap: Monitora i Trend di Twitter nella Tua Città

I social media come Twitter al giorno d'oggi rappresentano per i giornalisti uno strumento importante sotto vari punti di vista. R...
giovedì 5 marzo 2015

Instagram sta diventando sempre di più parte integrante della vita quotidiana delle redazioni giornalistiche multimediali. Tempo fa ti ho parlato di una guida che Lelio Simi e Gianpiero Riva hanno realizzato su Come Utilizzare Instagram nel Giornalismo

Quando si lavora con così tanti profili social e soprattutto con così tante informazioni (o immagini in questo caso) potrebbe tornarti utile uno strumento per gestire il profilo di Instagram. Ecco quindi che arriva Latergramme

Latergramme ti permette di gestire più di un profilo di Instagram, di condividere immagini o video interessanti, di raccogliere dati per sapere quando è meglio pubblicare i tuoi contenuti e soprattutto per programare la pubblicazione delle foto e video

Puoi trovare sia la piattaforma online che le app per iOS e Android. Il tool è gratuito ma è anche presente un piano business per le imprese. 

Nel video tutorial qui sotto puoi vedere come funziona e iniziare a muovere i primi passi in Latergramme.

Come Programmare i Post su Instagram con Latergramme

Instagram sta diventando sempre di più parte integrante della vita quotidiana delle redazioni giornalistiche multimediali. Tempo fa ti h...
martedì 3 marzo 2015