Nell'articolo (inglese) si pongono 10 domande che ogni giornalista drovrebbe farsi prima di andare in diretta sui social. Le ho sintetizzate e tradotte. Eccole:
1. Al di là di fattori competitivi, quali sono le motivazioni per andare in diretta? Perché i tuoi spettatori devono sapere questa storia prima che i giornalisti abbiano la possibilità di filtrare le informazioni?
2. Sto speculando su morti, feriti, armi, motivazioni e descrizioni?
3. Quando, se proprio devi farlo, vuoi collegare o condividere un live feed che viene dalla persona che è al centro della storia?
4. Pubblicheresti qualunque cosa stai trasmettendo live?
5. Sei pronto a trasmettere il peggior risultato possibile che potrebbe derivare da questa storia: come ad esempio una persona che si suicida o uccide qualcun altro durante la diretta?
6. Come fai a sapere che le informazioni che stai trasmettendo in diretta sono vere? Quante fonti hanno confermato le informazioni?
7. Quali sono le conseguenze, a breve e lungo termine, di “andare in diretta”? Quali sono le conseguenze dell'attesa per la conferma ulteriore?
8. Qual è il tono della copertura? Si può aumentare la consapevolezza di un evento significativo, riducendo al minimo clamore inutile e la paura?
9. Hai preso in considerazione un piano B con azioni che potrebbero minimizzare i danni se le immagini dovessero diventare troppo crude?
10. Come fa la redazione a comprendere chiaramente le norme per i contenuti crudi e violenti? Quanto sono comprensibili per tutti le linee guida in caso di assenza di chi in genere prende questo tipo di decisioni?
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