TimelineJS è un tool open source gratuito che ti permette di creare delle timeline interattive bellissime.
Usarlo è semplicissimo e basta seguire le istruzioni presenti sul sito ufficiale di TimelineJS. Si tratta di usare il loro template di foglio di calcolo di Google e aggiungere i dati.
TimelineJS è un tool open source gratuito che ti permette di creare delle timeline interattive bellissime. Usarlo è semplicissimo e ...
martedì 18 ottobre 2016
"Un'opinione pubblica bene informata è la nostra corte suprema. Perché a essa ci si può sempre appellare contro le pubbliche ingiustizie, la corruzione, l'indifferenza popolare o gli errori del governo; una stampa onesta è lo strumento efficace di un simile appello".
Questa è probabilmente una delle citazioni più celebri di Joseph Pulitzer, l'uomo che ha cambiato radicalmente il giornalismo degli Stati Uniti e non solo. La sua idea era quella di stravolgere la priorità di un giornale, di rivolgersi alle persone e di porsi a salvaguardia dell'interesse dei lettori, favorendone la conoscenza del mondo che li circonda.
Martin Belam è un giornalista e designer che ha lavorato e lavora per i più importanti media del Regno Unito (BBC, The Guardian ecc...).
Ha pubblicato recentemente su Medium un post intitolato “5 things I think journalism students need to know about technology”.
In questo post riassume i consigli sul rapporto tra tecnologia e giornalismo che dà agli studenti di giornalismo durante le sue lezioni all’università.
Embed from Getty Images Martin Belam è un giornalista e designer che ha lavorato e lavora per i più importanti media del Regn...
giovedì 22 settembre 2016
Homepage di Getty Images
Getty Images è una delle agenzie fotografiche più conosciute al mondo. Sulla sua piattaforma ogni giorno migliaia e migliaia di fotografi mettono a disposizione le proprie foto per altrettante migliaia di giornali nel mondo.
Si tratta di una fonte inesauribile di immagini di alta qualità sui più disparati argomenti: attualità, sport, repertorio ecc... Non solo, si possono commissionare anche specifici servizi fotografici ad esempio.
Ovviamente il suo utilizzo è a pagamento. Si possono scegliere diverse opzioni di acquisto visto che ce ne sono per tutte le tasche.
Recentemente però Getty Images ha avviato "Getty Images Embed", ovvero una pagina del sito in cui si possono cercare e usare immagini gratis a patto che non vengano usate per fini commerciali.
Usare "Getty Images Embed" è semplicissimo. Basta cercare una foto di cui si ha bisogno usando una parola chiave e scegliere quella che ti serve. Queste foto non possono essere scaricate, bensì si possono incorporare (embed, per l'appunto) all'interno del tuo sito o blog.
Il risultato è quello che vedi nell'esempio qui in alto, con la foto che riporta in basso nome dell'azienda, autore e titolo.
Se ti interessano altri strumenti per trovare foto gratis dai uno sguardo all'elenco che trovi qui sotto. Questa lista fa parte della sezione Risorse di Notizie Multitasking, una sezione in continuo aggiornamento in cui trovi tutti gli strumenti di cui parlo sul blog.
Una delle difficoltà di chi produce video è quella di doverli poi pubblicare su diverse piattaforme (Youtube, Vimeo per citarne alcune)....
lunedì 12 settembre 2016
John Oliver ha parlato - con la sua solita ironia - della situazione del giornalismo.
Un giornalismo che cerca di sopravvivere tra introiti pubblicitari in calo, foto di gattini, rifiuto dei lettori di pagare per i giornali e il pericolo per qualità e la libertà dell'informazione.
John Oliver ha parlato - con la sua solita ironia - della situazione del giornalismo. Un giornalismo che cerca di sopravvivere tra intro...
lunedì 29 agosto 2016
Quali modelli di business si profilano all'orizzonte del giornalismo online? Di teorie ce ne sono molte ma in questo articolo su cheFare di Andrea Daniele Signorelli si parla di “slow-journalism”.
Se c'è una tendenza che ha inevitabilmente imbarbarito il giornalismo online è quella della notizia data velocemente senza prendersi il tempo di verificare le fonti, mista alla necessità di ricevere click a tutti i costi.
Questo porta al fenomeno del clikbaiting e alle famose “colonne di destra” dei quotidiani online ricche di persone mezze nude e gattini.
Possibile che non esistano modi diversi di fare informazione online? Certo che sì e in questo articolo si fa riferimento all'uso delle newsletter con esempi concreti molto interessanti.
Quali modelli di business si profilano all'orizzonte del giornalismo online? Di teorie ce ne sono molte ma in questo articolo su cheFar...
giovedì 25 agosto 2016
Grammarly è una figata pazzesca. Questo tool controlla in tempo reale quello che scrivi e ti segnala se ci sono errori. Utilissimo se devi scrivere articoli in inglese.
Funziona sulla maggior parte dei programmi per scrittura e email e ha anche una estensione per Chrome.
Grammarly è una figata pazzesca. Questo tool controlla in tempo reale quello che scrivi e ti segnala se ci sono errori. Utilissimo se devi...
lunedì 8 agosto 2016
Seleziona le notizie provenienti da diverse fonti e presentale ai tuoi follower in formato magazine. Puoi anche incorporare l'intera pagina o solo una parte nel tuo sito/blog.
Seleziona le notizie provenienti da diverse fonti e presentale ai tuoi follower in formato magazine. Puoi anche incorporare l'inte...
venerdì 5 agosto 2016
Un bell'articolo di Poyinter sulle conseguenze del live streaming da parte dei giornalisti.
Nell'articolo (inglese) si pongono 10 domande che ogni giornalista drovrebbe farsi prima di andare in diretta sui social. Le ho sintetizzate e tradotte. Eccole:
1. Al di là di fattori competitivi, quali sono le motivazioni per andare in diretta? Perché i tuoi spettatori devono sapere questa storia prima che i giornalisti abbiano la possibilità di filtrare le informazioni?
2. Sto speculando su morti, feriti, armi, motivazioni e descrizioni?
3. Quando, se proprio devi farlo, vuoi collegare o condividere un live feed che viene dalla persona che è al centro della storia?
4. Pubblicheresti qualunque cosa stai trasmettendo live?
5. Sei pronto a trasmettere il peggior risultato possibile che potrebbe derivare da questa storia: come ad esempio una persona che si suicida o uccide qualcun altro durante la diretta?
6. Come fai a sapere che le informazioni che stai trasmettendo in diretta sono vere? Quante fonti hanno confermato le informazioni?
7. Quali sono le conseguenze, a breve e lungo termine, di “andare in diretta”? Quali sono le conseguenze dell'attesa per la conferma ulteriore?
8. Qual è il tono della copertura? Si può aumentare la consapevolezza di un evento significativo, riducendo al minimo clamore inutile e la paura?
9. Hai preso in considerazione un piano B con azioni che potrebbero minimizzare i danni se le immagini dovessero diventare troppo crude?
10. Come fa la redazione a comprendere chiaramente le norme per i contenuti crudi e violenti? Quanto sono comprensibili per tutti le linee guida in caso di assenza di chi in genere prende questo tipo di decisioni?
Si chiama 'Verification Handbook' e dovrebbe essere una vera e propria bibbia per i giornalisti. Si tratta di una guida per la v...
mercoledì 27 luglio 2016
L'agenzia SMART sta utilizzando da tempo ormai la realtà virtuale per raccontare la guerra in Siria.
Il co-fondatore dell'agenzia Chamsy Sarkis spiega: "Stiamo usando la realtà virtuale anche per la credibilità, perché lasci che lo spettatore sia testimone diretto in Siria. Sente di essere in Siria, è un teletrasporto virtuale e può vedere con i propri occhi quello che sta succedendo. Se gli dicessi che ci sono quartieri che sono completamente distrutti, non ti crederebbe, ma se indossa il dispositivo per la virtual reality e li può vedere, si può davvero testimoniare la di struzione. Così è molto potente, e si può aggiungere la narrazione, non è solo immagini crude".
L'agenzia SMART sta utilizzando da tempo ormai la realtà virtuale per raccontare la guerra in Siria. Il co-fondatore dell...
domenica 17 luglio 2016
In una bella intervista su La Voce di New York, il giornalista Mario Tedeschini Lalli (foto) parla del presente e del futuro della professione giornalistica. Merita di essere letta integralmente ma questa è una parte molto interessante:
"Nell’universo digitale – nel quale viviamo tutti, giornalisti e non giornalisti – il problema principale del giornalismo e dell’editoria giornalistica è che non occupano più una posizione centrale rispetto alle relazioni umane. Un tempo, se un sindaco doveva far sapere che si candidava e doveva raccogliere voti non poteva che farlo attraverso un giornale o una radio-tv; se un cittadino voleva far sapere all’assessore che da tre mesi la sua strada non era illuminata, si rivolgeva a un giornale; se un’azienda voleva trovare clienti per un prodotto, comprava pubblicità su un giornale… e così via. Oggi nessuno è più “obbligato” a passare da noi, quindi dobbiamo in un certo senso “giustificare” la nostra esistenza e il nostro lavoro. Ci troviamo scentrati, senza un ruolo definito a priori, in una rete dove agiscono attori diversi e con diverse intenzioni. Non è facile e per molti è assai doloroso".
Google ha introdotto la funzione che ti permette di dettare il testo direttamente sul Google Doc. Si tratta di una funzione gratuita ch...
mercoledì 2 marzo 2016
Uno dei dubbi che molti editori online hanno è: "come faccio a coinvolgere maggiormente i lettori?" Bella domanda.
Anche perché il tempo a disposizione che hanno i lettori è sempre meno. Una delle soluzioni che alcuni editori hanno iniziato ad usare è quella di creare quiz e sondaggi.
Si tratta di una maniera anche divertente di interagire con gli utenti. Ma come si possono crare quiz e sondaggi?
Uno degli strumenti per farlo si chiama Apester.
Homepage di Apester
Apester consente di creare e incorporare sondaggi interattivi, quiz e video all'interno degli articoli. L'idea è quella di coinvolgere maggiormente il lettore e di rendere le storie più condivisibili sui social network. Non solo, consente anche di raccogliere il punto di vista degli utenti su un determinato argomento.
Apester è un tool gratuito e con una interfaccia molto semplice da usare. Si possono creare quiz e sondaggi (anche video) in poco tempo e embeddarli sul tuo sito e condividerli sui social.
Uno dei dubbi che molti editori online hanno è: "come faccio a coinvolgere maggiormente i lettori?" Bella domanda. Anche perc...
martedì 23 febbraio 2016
Una cosa fastidiosa, quando si creano contenuti, è quella di embeddare parti (come video ad esempio) nell'articolo che non sono responsive.
Per responsive intendo che non seguono le dimensioni dello schermo e non si rimpiccioliscono quando la finestra si rimpicciolisce. Oppure restano delle dimensioni originali anche quando visualizzati sui cellulari, il che crea non pochi problemi di lettura.
Ovviamente, molti siti sono creati per svolgere questa operazione da soli senza che si debba aggiungere niente.
Se il sito che usi, però, non ha questa funzione oppure se non sei molto pratico puoi utilizzare Embed Responsively.
Screenshot di Embed Responsively
Questo sito ti permette di trasformare in contenuti incorporabili e responsive link provenienti dai seguenti siti:
Una cosa fastidiosa, quando si creano contenuti, è quella di embeddare parti (come video ad esempio) nell'articolo che non sono resp...
giovedì 18 febbraio 2016
Se la tua esigenza è quella di raggruppare in un unico posto informazioni, articoli, video o altro su un particolare argomento, Zeef è quello che fa per te.
Zeef è un sito che ti permette di raggruppare i link relativi ad argomenti specifici e di creare delle liste e directory che gli utenti possono poi condividere o aggiungere sul proprio sito.
Il servizio è gratuito e la piattaforma è molto semplice da usare. Crei il tuo account e inizi subito a collezionare i link.
Ecco qui, infine, un esempio pratico.
Alcuni esempi nel giornalismo possono essere: raccolte di tool, recensioni di libri, ricette, articoli di viaggio ecc...
Se la tua esigenza è quella di raggruppare in un unico posto informazioni, articoli, video o altro su un particolare argomento, Zeef è que...
martedì 16 febbraio 2016
Riassumere informazioni e dati complessi nella maniera più semplice possibile non è sempre una passeggiata. Come detto più volte qui su Notizie Multitasking, una delle soluzioni migliori è quella di utilizzare dei tool per la creazione di infografiche.
Oggi scoprirai un altro di questi tool che si chiama Visme. Visme è un tool online gratuito (esistono anche dei piani a pagamento piuttosto economici) che ti permette di creare infografiche e presentazioni in maniera facile e veloce.
Puoi scegliere tra centinaia di template, immagini, effetti già a disposizione e lavorare al tuo progetto sfruttando l'interfaccia davvero "user friendly".
Una volta finita la tua infografica puoi scaricarla in formato JPG oppure embeddarla nel tuo sito web.
Ecco qui sotto una video-presentazione di Visme.
Avrai sicuramente già in mente alcune idee su come usare questo tool. Le infografiche hanno diverse applicazioni possibili nel giornalismo. Il blog di Visme, ad esempio, ha recentemente intervistato Gayané Adourian, giovane CEO di Ondine, una startup parigina che si occupa di copertura giornalistica di eventi in tempo reale.
Adourian spiega come la sua redazione abbia usato Visme per fornire un riassunto delle varie giornate di eventi di "Place to B" un evento tenutosi a Parigi e collegato alla conferenza ONU sui cambiamenti climatici.
"Durante i 15 giorni di eventi in programma - spiega Adourian -, la nostra redazione, che conta quasi 30 persone, ha creato una grande quantità di contenuti. Oltre 15.000 persone hanno partecipato a Place to B da più di 50 paesi. Ci sono stati 100 eventi durante queste due settimane. Più di 300 relatori di primo piano sono venuti per parlare di cambiamenti climatici, mezzi di comunicazione e su come migliorare la copertura di questi tipi di storie.
Abbiamo voluto offrire contenuti friendly ogni mattina con alcune informazioni sugli eventi del giorno precedente e stavamo cercando uno strumento che ci permettesse di farlo. Visme sembrava un partner perfetto per le nostre esigenze e, dopo un giro di prova, abbiamo deciso di utilizzarlo per creare i nostri riepiloghi di eventi, che sono stati pubblicati ogni mattina in francese e in inglese durante i 15 giorni.
Con Visme, siamo stati in grado di incorporare senza problemi questi riepiloghi nel nostro sito web e di inviarli a tutti i partecipanti tramite la nostra newsletter ogni mattina".
Se vuoi leggere l'intervista integrale (in inglese) puoi trovarla qui.
Riassumere informazioni e dati complessi nella maniera più semplice possibile non è sempre una passeggiata. Come detto più volte qui su N...
giovedì 11 febbraio 2016
Registrare lo schermo del pc può rivelarsi a volte più complicato del previsto. Se il tuo obiettivo è quello di filmare lo schermo senza usare software o pagare una enormità, Screencastify è quello che fa al caso tuo.
Screencastify è una semplice estensione per Google Chrome. Non dipende da alcun plugin (come Java, Flash o altri), così funziona su tutte le piattaforme che eseguono Chrome (Linux, Windows, OS X) o ChromeOS (Chromebook e Chromebox).
Screencastify è in grado di memorizzare le registrazioni su Google Drive, in modo da potervi accedere da qualsiasi luogo, ma se preferisci salvare la registrazione sul tuo pc puoi farlo tranquillamente.
Si possono inoltre condividere le registrazioni su YouTube o Google Drive. La versione gratuita permette di registrare i video fino a 10 minuti. Per registrare video più lunghi, può essere aggiornato a una versione a pagamento (vedi il sito ufficiale per i dettagli).
Qui in basso trovi un video di presentazione di Screencastify.