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L'agenzia SMART sta utilizzando da tempo ormai la realtà virtuale per raccontare la guerra in Siria.

Il co-fondatore dell'agenzia Chamsy Sarkis spiega: "Stiamo usando la realtà virtuale anche per la credibilità, perché lasci che lo spettatore sia testimone diretto in Siria. Sente di essere in Siria, è un teletrasporto virtuale e può vedere con i propri occhi quello che sta succedendo. Se gli dicessi che ci sono quartieri che sono completamente distrutti, non ti crederebbe, ma se indossa il dispositivo per la virtual reality e li può vedere, si può davvero testimoniare la di struzione. Così è molto potente, e si può aggiungere la narrazione, non è solo immagini crude".

L'articolo completo in inglese su Journalism.co.uk

Come l'Agenzia Smart Racconta la Siria in Realtà Virtuale

L'agenzia SMART sta utilizzando da tempo ormai la realtà virtuale per raccontare la guerra in Siria. Il co-fondatore dell...
domenica 17 luglio 2016

La storia completa su Valigia Blu: http://www.valigiablu.it/giovane-italiano-datajournalist-disoccupato-no-editor-del-guardian/

Giovane, Italiano, Datajournalist: Disoccupato? No, Data Editor del Guardian

La storia di Alberto Nardelli, 35 anni, che ora lavora per uno dei più importanti giornali del mondo anglosassone all'avanguardia ne...
martedì 14 ottobre 2014

Sul campo di battaglia tra vecchio e nuovo, tra carta e digitale (per riassumere la questione vista dall’angolo dell’informazione), nella babele di morti, feriti e nuove creature che si avanzano con passo incerto tra le nebbie della crisi, c’è chi ha trovato la sua formula: i vecchi buoni scarponi del giornalismo indipendente sull’impalpabile leggerezza dell’elettronica virtuale. Il risultato si chiama "Mediapartun quotidiano online, senza pubblicità, senza padroni se non i lettori che pagano per leggere, che al settimo anno di vita ha un risultato economico sempre più positivo: più di un milione di utili.  
Leggi la storia completa di Mediapart nell'articolo di Cesare Martinetti su La Stampa

Mediapart e la Rivincita del Giornalismo

Sul campo di battaglia tra vecchio e nuovo, tra carta e digitale (per riassumere la questione vista dall’angolo dell’informazione), nel...
lunedì 29 settembre 2014

Può esserci un futuro per il giornalismo a fumetti? Guardando la storia di Illustrated Press sembra proprio di sì, soprattutto se si guarda alle nuove tecnologie.

Illustrated Press è il sito di tre ragazzi Darryl Holliday, E. N. Rodriguez e Jamie Hibdon che realizzano reportage e inchieste a fumetti. Uno dei loro lavori piu' noti è "How to Survive a Shooting" la storia di Nortasha Stingley, la cui figlia, Marissa, è stato uccisa nel giugno 2013 a Chicago.

Holliday scrisse un articolo sulla ricerca di indizi sull'uccisione di Marissa da parte della famiglia, ma non fece cadere la storia lì.

Nel corso dei successivi cinque mesi, Holliday e il suo collaboratore, E. N. Rodriguez, si tenevano in contatto con Stingley, e alla fine hanno prodotto un seguito, questa volta come storia di copertina per il Chicago Reader.

"How to Survive a Shooting" è la cronaca della storia di Stingley: di come ha affrontato la perdita della figlia, di come è sempre stata una madre amorevole per i suoi due figli, e di come sia diventata un'attivista anti-violenza.

Holliday e Rodriguez hanno cercato di portare alla luce la storia attraverso la scelta del "comics journalism" come formato.

Spiega Holliday:
Ho scritto un sacco di articoli sulla criminalità. La gente di solito gli concede 20 secondi per capire se interessa oppure no. Ma confezionare la storia a fumetti è un modo diverso di farlo. Le stesse persone leggeranno la storia fino alla fine.
Il concetto di applicare il formato graphic novel al giornalismo non è nuovo, ovviamente. Ma la Illustrated Press ha accresciuto la sua popolarità e la produzione negli ultimi anni, spinta anche dalla facilità di pubblicare on-line e dal successo dei contenuti visivi sui social media.

Il trend sembra essere in crescita. Nel 2011, The Cartoon Picayune ha debuttato come una "antologia del giornalismo a fumetti" semestrale. Symbolia, la prima magazine-tablet nel suo genere dedicata al comics journalism è stata lanciata l'anno successivo.

La storia di Illustrated Press è apparsa sul Columbia Journalism Review in un articolo di Rui Kaneya che puoi trovare qui in inglese: http://www.cjr.org/united_states_project/illustrated_press_chicago_comics_journalism.php

Illustrated Press: Storia del Successo del Giornalismo a Fumetti

Può esserci un futuro per il giornalismo a fumetti ? Guardando la storia di Illustrated Press sembra proprio di sì, soprattutto se si gu...
mercoledì 24 settembre 2014

Bella riflessione sul giornalismo multimediale con esempi concreti. Nell'articolo si parla nello specifico del progetto "Snow Fall".
Un progetto di alto profilo che ha stimolato la discussione circa le possibilità del multimedia è un racconto digitale del New York Times, risalente al 2012, “Snow Fall” . E’ un ambizioso e molto lodato progetto che combinava video, grafica animata, mappe, audio e sequenze fotografiche…un servizio lungo 17.000 parole, che si dipanava in sei parti.Nella sua realizzazione vediamo impiegate tecniche cinetiche di codifica web, spesso unificate tutte insieme sotto la definizione di “Parallax scrolling”, emerse nel 2012: sebbene non fosse stato il primo prodotto giornalistico ad impiegare queste tecniche, “Snow Fall” venne visto dai più come uno spartiacque nella narrazione online e multimedia, ed il fatto che esso abbia attratto quasi 3 milioni di visite nei primi dieci giorni di vita ne fa un importante punto di riferimento.
Leggi l'articolo originale (in inglese) di Mindy McAdams su Mediumhttps://medium.com/@macloo/re-defining-multimedia-journalism-1f4966df37bc

Leggi la traduzione realizzata da Maria Daniela Barbieri per Lsdi.ithttp://www.lsdi.it/2014/ridefinire-il-giornalismo-multimediale/

Come Cambia il Giornalismo Multimediale. Il Caso "Snow Fall"

Bella riflessione sul giornalismo multimediale con esempi concreti. Nell'articolo si parla nello specifico del progetto " Snow...
lunedì 8 settembre 2014

A 4 mesi di distanza dal lan­cio Ale­xan­der Klöp­ping, co-fondatore di Blendle, fa il punto sullo stato di avan­za­mento del pro­getto, rac­con­tando che in un Paese, l’Olanda, con 16 milioni di abi­tanti, sono già 100mila gli utenti regi­strati e che, soprat­tutto, il tasso di con­ver­sione è del 20% con più della metà degli utenti è sotto i 40 anni, un gruppo che tra­di­zio­nal­mente è, se pos­si­bile, ancora meno incline della media a pagare per gior­nali e riviste.
Immagina di poter comprare e leggere solo gli articoli che veramente ti interessano. Immagina di poter dar vita a contenuti a pagamento e di metterli in vendita su una piattaforma come iTunes. Una rivoluzione che Blendle sta portando avanti in Olanda ormai da 4 mesi. 

Leggi la bella analisi di Pier Luca Santoro qui: http://www.datamediahub.it/2014/09/09/itunes-giornalismo/

Blendle, l'iTunes Del Giornalismo

A 4 mesi di distanza dal lan­cio Ale­xan­der Klöp­ping, co-fondatore di  Blendle , fa il punto sullo stato di avan­za­mento del pro­get...
sabato 6 settembre 2014


Come funziona?
La redazione, una squadra di giovani giornalisti, seleziona le notizie che contano da tutto il mondo e le presenta in modo semplice e veloce. Ogni mattina, in due minuti, migliaia di abbonati ricevono via email o tramite app Good Morning Italia, e possono avere uno sguardo ampio e internazionale sulle notizie per affrontare informati la giornata.
Articolo completo su La Stampa qui: http://www.lastampa.it/2014/09/01/tecnologia/good-morning-italia-le-news-arrivano-col-caff-5u6d0CpLx8NkVDKjLCE9IO/pagina.html

Il sito ufficiale di Good Morning Italia: http://www.goodmorningitalia.it/ 

La storia: http://www.goodmorningitalia.it/2014/09/01/e-iniziato-tutto-con-una-email-good-morning-italia-la-nostra-storia/#more-3568

Good Morning Italia: Una App di News Made in Italy

L’idea innovativa di un gruppo di giovani giornalisti: un sito (e un’app) con le notizie che contano da tutto il mondo, presentate in ...
giovedì 4 settembre 2014

Il futuro di una testata locale passa anche per la ricerca e la sperimentazione costante di nuove vie di raccontare la quotidianità.

Giornali Locali Online e Google+: l'Esempio della Trinity Mirror

Immagina di vedere un tizio armato di Google Glasses che se ne va nel mezzo di una manifestazione di protesta trasmettendo in streaming tutto quello che sta succedendo. Sembra una scena da fantascienza giornalistica ed invece si dà il caso che negli Stati Uniti ci sia un ragazzo che di fatto è una redazione mobile.

Tim Pool: il giornalista del futuro

Immagina di vedere un tizio armato di Google Glasses che se ne va nel mezzo di una manifestazione di protesta  trasmettendo in streaming ...
lunedì 18 agosto 2014