Tim Pool: il giornalista del futuro

By: Damiano Celestini → lunedì 18 agosto 2014
Immagina di vedere un tizio armato di Google Glasses che se ne va nel mezzo di una manifestazione di protesta trasmettendo in streaming tutto quello che sta succedendo. Sembra una scena da fantascienza giornalistica ed invece si dà il caso che negli Stati Uniti ci sia un ragazzo che di fatto è una redazione mobile.

Si chiama Tim Pool ha 28 anni, è di Chicago ed è uno dei giornalisti che più si è messo in mostra negli ultimi anni in quanto a utilizzo della tecnologia.
Durante la protesta di #OccupyWallStreet Tim Pool andò in piazza trasmettendo in livestreamingtramite il cellulare tutto quello che succedeva diventando, giorno dopo giorno, un punto di riferimento per la stampa internazionale e per tutti coloro che volevano restare informati su ciò che accadeva a Zuccotti Park. Nel 2013 ha documentato gli scontri di Istanbul indossando dei Google Glasses.  
Il suo lavoro “sul campo” gli è valso la nomina tra le persone più influenti del 2011 e del 2012 da parte della rivista Time e lo Shorty Award for Best Journalist in Social Media nel 2013. Oggi lavora per Vice.com.
Nell’intervista che Brett Novak ha realizzato, Pool fornisce un’idea chiara di ciò che per lui è oggi il lavoro del giornalista. Sperimentare, sperimentare e sperimentare. Mettere la tecnologia al servizio dell’informazione e delle persone.
Basti pensare che tra l’attrezzatura di cui si serve Tim Pool c’è anche un drone in grado di trasmettere dirette live e poi: due smartphone, una batteria gigante che tiene nello zaino e ovviamente un laptop. Generalmente trasmette live utilizzando Ustream o Livestream
Nell’intervista c’è una parte che vale la pena sottolineare. Quando Tim Pool parla del ruolo del giornalista oggi afferma:
"Oggi chiunque è in grado di realizzare il video di un evento o un fatto di cronaca e postarlo in rete. E’ qui che interviene il giornalista. Il suo compito è quello di capire quale fonte sia affidabile e quale no e di prendere tutto questo materiale confuso ed incanalarlo per raccontare una storia".
Ecco, dunque, l’intervista. Il video è in inglese ma è possibile attivare i sottotitoli (sempre in inglese) cliccando sull’icona alla sinistra dell’icona a forma di orologio. 

In questo altro video, invece, Pool parla di come ha utilizzato i Google Glasses a Istanbul. 
Se vuoi seguire Tim Pool puoi trovarlo su Twitter e su Facebook.
Non solo. Tim Pool ha anche creato una app che si chiama Taggly e che consente di aggiungere la tua firma a foto e video e di condividerli immediatamente online. Ne parlerò in modo approfondito nei prossimi giorni. 
Parlerò ancora di Tim Pool soprattutto in relazione a come trasmettere live utilizzando un cellulare. Ergo, stay tuned!
Damiano Celestini

Lavoro nel marketing online in quel di Dublino. Prima di arrivare in Irlanda però ho lavorato per 10 anni in Italia come giornalista (ci tengo a precisarlo: precario). Puoi trovare tutte le informazioni su di me nella sezione "Chi Sono" del sito.

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